La chirurgia laparoscopica è una branca della chirurgia che viene utilizzata principalmente a scopi diagnostici. Si tratta di una tecnica chirurgica mininvasiva, che permette di studiare la cavità addominale e lo scavo pelvico, senza causare lunghe ferite della parete addominale. La laparoscopia non viene utilizzata solo a scopo diagnostico, ma anche per effettuare interventi di diversa complessità. In quel caso si parla di laparoscopia operativa o terapeutica e non più di laparoscopia esplorativa o diagnostica. I benefici di questa tecnica chirurgica riguardano innanzitutto un trauma minore dell’intervento, sia per quanto riguarda il dolore, sia per quanto riguarda le cicatrici e la ripresa post-operatoria. Altri vantaggi sono: ospedalizzazione più breve, minor rischio di infezioni, basso rischio durante l’intervento.
Una visita laparoscopica inizia con un colloquio preliminare tra il medico e il paziente e una valutazione approfondita delle sue condizioni di salute. È infatti il medico chirurgo a decidere quando sia il caso di procedere con una laparoscopia piuttosto che con una procedura alternativa. Inoltre, è sempre importante ricordare che, durante un intervento di chirurgia laparoscopica, il chirurgo potrà decidere – per eventuali complicanze o altre necessità – di proseguire con un’operazione di chirurgia tradizionale a cielo aperto.
È importante che il paziente stia a riposo e non compia sforzi fisici nei giorni che seguono l’intervento, come chinarsi o sollevare oggetti pesanti. È importante mantenere la cicatrice chirurgica ben asciutta e pulita fino alla sua completa guarigione per evitare possibili infezioni.
Per consentire la laparoscopia, vengono effettuate delle piccole incisioni sull’addome, da cui entra lo strumento del laparoscopio. Insieme al laparoscopio, vengono inseriti gli strumenti necessari all’operazione e delle piccole telecamere a fibre ottiche ad alta definizione. In questo modo, il chirurgo potrà orientarsi correttamente all’interno dell’addome e della pelvi e potrà eseguire correttamente la diagnosi o l’intervento. Nonostante si tratti di un’operazione minimamente invasiva, anche la chirurgia laparoscopica viene effettuata con un’anestesia generale.
Per prepararsi all’intervento laparoscopica, al paziente può essere richiesto di seguire una dieta specifica. Sarà poi necessario digiunare nelle otto ore precedenti all’intervento. Poche ore prima dell’operazione può essere somministrato un clistere di pulizia.
La laparoscopia viene preferita a interventi di chirurgia tradizionale per la rimozione di calcoli, appendicite, ernie, malattie infiammatorie, diagnosi di dolori addominali o pelvici con causa sconosciuta, diagnosi di tumori del colon o dell’apparato gastro-intestinale.
La laparoscopia ginecologica viene utilizzata per l’asportazione di cisti ovariche, fibromi uterini, prolasso dell’utero, endometriosi, gravidanza ectopica o per la diagnosi di tumori dell’utero, delle salpingi o delle ovaie.
La laparoscopia urologica viene utilizzata per la rimozione di calcoli renali o vescicali, resezioni parziali di vescica (TURV) o prostata (TURP), in caso di ipertrofia prostatica, criptorchidismo o per diagnosi degli organi dell’apparato urinario.