La flebologia si occupa della prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle patologie venose, a carico di vasi sanguigni e linfatici periferici. Le patologie venose più comuni sono le vene varicose e gli angiomi.
Vene varicose
Le vene varicose – o varici – indicano un disturbo caratterizzato dalla dilatazione permanente di una vena, associata ad alterazioni delle sue pareti. Oltre a essere antiestetiche, le vene varicose rappresentano una vera e propria patologia, che può portare a fastidio, dolore e, se non curata, anche a problematiche più gravi.
Angiomi
Un angioma è un tumore benigno che si sviluppa a carico dei vasi sanguigni (arterie, capillari, vene) o dei vasi linfatici del sangue. Durante il processo di maturazione, alcune cellule dei vasi del sangue subiscono una dilatazione, causando una vera e propria malformazione nello sviluppo.
La flebologia si occupa anche di eventuali complicanze delle vene varicose e degli angiomi, come episodi flebotrombotici o tromboflebitici e ulcere venose degli arti inferiori.
Flebite
La flebite è un disturbo caratterizzato da un’infiammazione a carico di una vena, causata nella maggior parte dei casi da un trombo.
Ulcere venose
Le ulcere venose degli arti inferiori sono dovute a una condizione di insufficienza venosa cronica o ipertensione venosa. Si tratta di lesioni cutanee che compaiono in genere sulle caviglie o sulle parti inferiori della gamba.
La visita flebologica permette di verificare la presenza di patologie vascolari ed eventualmente intervenire, curare e prevenire complicanze o problematiche. All’inizio della visita flebologica, il medico si informa sulla situazione clinica del paziente, considerando sintomi, eventuali patologie venose pregresse e conseguenti fattori di rischio. In seguito, viene eseguito un esame di diagnostica vascolare, al termine del quale avverrà la diagnosi, con un piano di trattamento da seguire, che potrà variare da una terapia non chirurgica fino a un intervento chirurgico vero e proprio.
I principali fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo delle teleangectasie sono:
Il chirurgo vascolare si occupa di trattare patologie venose attraverso diverse tecniche, in particolare: ablazione, amputazione (nei casi in cui l’arto colpito da arteriopatia sia irrecuperabile), trattamenti laser, endoarterectomia, rimozione di segmento della vena, inserimento di bypass, chirurgica tradizionale o tramite procedura endovascolare dell’aneurisma aortico addominale, scleroterapia e angioplastica.
Le vene varicose possono essere curate attraverso diverse tecniche: ablazione endovascolare termica al laser, ablazione endovascolare termica con radiofrequenza, ablazione endovascolare non termica con cianoacrilato.
Gli angiomi vengono curati attraverso diverse tecniche: il congelamento della lesione, la cauterizzazione dell’angioma, la chirurgia laser o la rimozione dell’angioma tramite escissione.
L’insufficienza venosa è una condizione cronica causata dalla difficoltà del sangue nel ritornare dalle vene periferiche delle gambe al cuore.
L’ipertensione venosa è l’aumento della pressione nel sistema venoso, che può ostacolare l’afflusso del sangue al cuore.
Per sottoporsi a una visita flebologica non sono necessarie particolari preparazioni.